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Google ADS Demand Gen - Riccardo Peccianti

Campagne Google ADS Demand Gen

Massimizza la Visibilità e le Conversioni con Google ADS Demand Gen nel Settore Hospitality

Contenuti nascondi
1 Massimizza la Visibilità e le Conversioni con Google ADS Demand Gen nel Settore Hospitality
1.1 Cosa fa davvero Demand Gen?
1.2 I segmenti di pubblico, finalmente riuniti
1.3 Anteprime custom e risultati migliori
1.4 Un esempio più concreto?
1.5 Conclusione

 

Esisteva, una volta, in realtà per poco tempo, Google Discovery. Un servizio che non era stato capito da molti, forse neanche da chi l’aveva sviluppato.

Durato solo tre anni, è stato sostituito nel 2023 da Google ADS “Demand Gen”, una modalità di campagna pubblicitaria che, utilizzando l’intelligenza artificiale, migliora la creatività delle ADS, aumenta la domanda e di conseguenza la visibilità. Almeno, così lo sponsorizza Google.

Cosa fa davvero Demand Gen?

Nonostante i proclami fossero sicuramente molto pretenziosi, i risultati di Demand Gen si sono percepiti da subito. Dalle prime prove si è capito che questo strumento va a potenziare le fasi iniziali del funnel di vendita, generando traffico qualificato e incentivando la CTA (Call to action) scelta.

Riguardo ai dati, stiamo parlando di un mercato dove la “Demand Generation” (generazione della domanda) è uno dei momenti più critici, attualmente, di ogni campagna marketing.

Il processo decisionale degli utenti, infatti, passa proprio dal percepire un’inserzione pubblicitaria come utile e la soddisfazione percepita di una domanda precedentemente irrisolta. Questo, nel caso del settore travel, può significare trovare una sistemazione di qualità, una promozione, oppure un pacchetto di attività specifiche.
Di fatto il Demand Gen di Google Ads mira quindi ad espandere un target, coinvolgendo tutte le piattaforme del “Google Feed” nel processo.

Nel mondo del travel, Demand Gen può essere un vantaggio per le strutture ricettive sotto diversi aspetti. Innanzitutto, la visibilità: creare delle campagne che penetrino nel target di riferimento, specialmente in un momento così concitato per il marketing, è difficile. Pescare le occasioni ideali è un compito che l’AI di Google può svolgere con più flessibilità, attirando potenziali clienti che frequentano poco le piattaforme social tipiche.

In secondo luogo, Demand Gen offre una differenziazione basata sul migliorare e ottimizzare ogni parte della campagna creata: dalle immagini, all’URL, alla CTA utilizzata.

I segmenti di pubblico, finalmente riuniti

Uno dei principali problemi del precedente sistema, Discovery, era dover settorializzare in piccoli “cluster” il pubblico per differenziare le campagne.
Richiamare un target specifico per ogni CTA era l’unico metodo efficace. Con Demand Gen queste sottocategorie del target possono essere riunite, rendendo unica la CTA che viene visualizzata nell’annuncio.

La necessità ridotta di settorializzare il target è un vantaggio già di per sé, ma in realtà è proprio la possibilità di far visualizzare messaggi altamente rilevanti ad aumentare le conversioni e, di conseguenza, il successo delle campagne.

Anteprime custom e risultati migliori

Le differenze di Discovery non si fermano qui. Ci sono nuove funzionalità, come l’accesso alle statistiche in tempo reale e gli approfondimenti, oltre al core del miglioramento: una creazione annunci semplificata. Non solo è possibile vedere delle anteprime personalizzate, ma si possono fare test e avere basi più solide per investire un determinato budget, un punto che in settori come travel e food è sempre stato critico.

Qualsiasi struttura, infatti, avrà dovuto fare i conti con l’estrema dinamicità delle necessità del pubblico. Gli approcci da adottare per soddisfare le richieste dall’altra parte devono rinnovarsi e mirare al coinvolgimento: Demand Gen sembra, almeno per il momento, colmare una grossa lacuna per quanto riguarda le conversioni del settore turistico.

Un esempio più concreto?

Per dare un’idea delle potenzialità dello strumento, immaginiamo un caso tipo. L’utente è intento a guardare shorts e video su Youtube, ma dalla sua cronologia di posizioni è possibile osservare come l’estate precedente sia stato in vacanza sulle Alpi.
La Demand Gen di Google andrà a creare una sponsorizzazione per l’utente in questione facendo leva sulla voglia di fresco, di altura, escursioni e sciate, oppure le offerte in corso, come una grafica in sovraimpressione, come un banner basso, sul video che sta venendo riprodotto.

Questo è solo un caso di esempio e può essere applicato a tutto ciò che è il Google Feed, ovvero Gmail e Discover, due dei servizi più utilizzati della suite.
Teniamo quindi a mente le potenzialità di questo nuovo strumento e valutiamolo. L’AI può essere un aiuto, specialmente per il settore travel.

Conclusione

In conclusione, le campagne Demand Gen di Google ADS rappresentano una svolta significativa per hotel e strutture ricettive extralberghiere che cercano di migliorare le loro conversioni. Attraverso l’impiego di avanzate tecnologie di intelligenza artificiale, Demand Gen non solo aumenta la visibilità delle strutture nel settore altamente competitivo dell’hospitality, ma ottimizza anche ogni aspetto delle campagne pubblicitarie, dalla selezione del target alla personalizzazione delle Call To Action (CTA). Questo approccio integrato consente di catturare l’attenzione dei potenziali clienti in modo più efficace, generando traffico qualificato verso i siti web delle strutture e, di conseguenza, aumentando le possibilità di conversione. In un’era in cui la differenziazione e la personalizzazione sono chiavi per il successo, Demand Gen offre agli hotel e alle strutture ricettive extralberghiere gli strumenti necessari per distinguersi nel mercato e soddisfare le esigenze sempre più specifiche dei viaggiatori moderni.

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