In hotel, ogni giorno è diverso. Cambiano i flussi, gli ospiti, le esigenze operative. Spesso, però, ci limitiamo a osservare la settimana come una semplice sequenza di date, dimenticando il suo potenziale come strumento di lettura strategica.
Nel mio percorso nel mondo del revenue management, ho imparato a riconoscere il “carattere” di ogni giornata. Di seguito un’analisi, giorno per giorno, che può aiutare chi lavora nell’hospitality a interpretare meglio i propri numeri e a prendere decisioni più consapevoli.
È un approccio olistico che guarda a un hotel come a un organismo unico, formato da una miriade di parti e di persone che devono intervenire operando su piani paralleli, ciascuno con la propria funzione e secondo le proprie caratteristiche, ma con la finalità unica di soddisfare il cliente e, di conseguenza, incrementare i profitti.
Lunedì – Il giorno dell’ascolto
Il lunedì rappresenta il ritorno alla normalità, ma anche una fisiologica pausa della domanda nelle strutture leisure.
È il momento ideale per osservare, raccogliere segnali dal mercato e avviare analisi sui dati raccolti nel weekend. Strategicamente, è un giorno di ripartenza più che di azione.
Target/mercati attivi:
- Clientela business nazionale ed europea;
- Viaggiatori individuali (MICE, appuntamenti, fiere);
- Poche prenotazioni leisure.
Martedì – La visione prende forma
Il martedì si consolida come uno dei giorni più stabili sul piano decisionale.
È il momento giusto per valutare gli andamenti settimanali, analizzare il comportamento del consumatore e monitorare l’evoluzione del pick-up. Strategicamente, serve a impostare la rotta e correggere eventuali disallineamenti.
Target/mercati attivi:
- Business travel solido (soprattutto corporate);
- Prime ricerche leisure per il weekend.
Mercoledì – Il punto di svolta
Il mercoledì è l’ago della bilancia della settimana: qui si decide se la performance sarà positiva o meno.
È il giorno ideale per aggiustare il pricing, rivedere la distribuzione o ancora ottimizzare la disponibilità. Le azioni di oggi influenzano in modo decisivo il weekend.
Target/mercati attivi:
- Coppie e piccoli gruppi leisure in cerca di last minute;
- Smart workers in cerca di short break o workation;
- Business ancora presente (in lieve calo verso sera).
Giovedì – La settimana accelera
Il giovedì apre la fase più dinamica della settimana. Le strategie di posizionamento devono essere già chiare: chi sei, a chi ti rivolgi, che esperienza offri.
Elasticità e prontezza operativa diventano asset chiave per intercettare la domanda del weekend.
Target/mercati attivi:
- Leisure domestico ed europeo;
- Coppie, giovani, famiglie in fase di prenotazione;
- Mercati di prossimità.
Venerdì – La pressione sale
Il venerdì è il giorno della massima intensità operativa e strategica. Le tariffe raggiungono spesso il picco settimanale, mentre la pressione su team e servizi aumenta.
È il momento in cui si raccolgono i frutti del lavoro dei giorni precedenti: lucidità e controllo sono fondamentali.
Nota: Nel 2024, il venerdì ha registrato l’ADR più alta nell’85% dei mercati europei (fonte: SiteMinder).
Target/mercati attivi:
- Ospiti leisure per weekend;
- Clientela domestica per brevi soggiorni (1–2 notti);
- Turisti europei in viaggio per soggiorni di 2–3 notti.
Sabato – Il picco
Il sabato è il cuore pulsante della settimana. È il giorno della massima vendita… ma anche delle massime aspettative.
Qui non si tratta solo di vendere: si tratta di massimizzare margini, qualità e customer experience.
Target/mercati attivi:
- Leisure puro: famiglie, coppie, gruppi di amici;
- Clientela domestica e internazionale;
- Turisti da destinazioni “short-haul”
Domenica – Il giorno del bilancio
Spesso sottovalutata, la domenica è in realtà il giorno del bilancio.
È il momento per tirare le somme, leggere i dati, capire cosa ha funzionato e cosa migliorare. Non è un giorno di chiusura, ma un giorno di riflessione strategica.
Nota: La domenica è il giorno con ADR più bassa nel 65% dei casi (SiteMinder) — ma offre grandi opportunità di marginalità intelligente.
Target/mercati attivi:
- Clienti leisure in uscita (checkout);
- Ospiti locali per eventi o late check-out;
- Prime ricerche di business traveller per la settimana successiva.
Conclusioni
La settimana di un hotel non è mai una semplice successione di giorni: è un ciclo vitale fatto di ritmi, flussi di domanda e opportunità da cogliere. Comprendere la “personalità” di ogni giornata permette di trasformare l’operatività quotidiana in una strategia mirata, capace di massimizzare la redditività e migliorare l’esperienza del cliente.
Ogni decisione presa — dal pricing all’organizzazione dei reparti, dalla gestione del canale di vendita alla comunicazione — deve tener conto delle dinamiche specifiche di ciascun giorno. Saper leggere i segnali deboli, agire in anticipo sui trend e adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato fa la differenza tra una gestione ordinaria e una gestione eccellente.
In un mondo dell’hospitality sempre più competitivo, chi conosce a fondo il ritmo settimanale della propria struttura acquisisce un vantaggio concreto: non si limita a reagire, ma anticipa, orienta, guida. E trasforma ogni settimana in una nuova occasione di crescita, innovazione e profitto.
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