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I sette giorni della settimana in hotel

In hotel, ogni giorno è diverso. Cambiano i flussi, gli ospiti, le esigenze operative. Spesso, però, ci limitiamo a osservare la settimana come una semplice sequenza di date, dimenticando il suo potenziale come strumento di lettura strategica.

Nel mio percorso nel mondo del revenue management, ho imparato a riconoscere il “carattere” di ogni giornata. Di seguito un’analisi, giorno per giorno, che può aiutare chi lavora nell’hospitality a interpretare meglio i propri numeri e a prendere decisioni più consapevoli.

È un approccio olistico che guarda a un hotel come a un organismo unico, formato da una miriade di parti e di persone che devono intervenire operando su piani paralleli, ciascuno con la propria funzione e secondo le proprie caratteristiche, ma con la finalità unica di soddisfare il cliente e, di conseguenza, incrementare i profitti.

Lunedì – Il giorno dell’ascolto

Il lunedì rappresenta il ritorno alla normalità, ma anche una fisiologica pausa della domanda nelle strutture leisure.
È il momento ideale per osservare, raccogliere segnali dal mercato e avviare analisi sui dati raccolti nel weekend. Strategicamente, è un giorno di ripartenza più che di azione.

Target/mercati attivi:

  • Clientela business nazionale ed europea;
  • Viaggiatori individuali (MICE, appuntamenti, fiere);
  • Poche prenotazioni leisure.

Martedì – La visione prende forma

Il martedì si consolida come uno dei giorni più stabili sul piano decisionale.
È il momento giusto per valutare gli andamenti settimanali, analizzare il comportamento del consumatore e monitorare l’evoluzione del pick-up. Strategicamente, serve a impostare la rotta e correggere eventuali disallineamenti.

Target/mercati attivi:

  • Business travel solido (soprattutto corporate);
  • Prime ricerche leisure per il weekend.

Mercoledì – Il punto di svolta

Il mercoledì è l’ago della bilancia della settimana: qui si decide se la performance sarà positiva o meno.
È il giorno ideale per aggiustare il pricing, rivedere la distribuzione o ancora ottimizzare la disponibilità. Le azioni di oggi influenzano in modo decisivo il weekend.

Target/mercati attivi:

  • Coppie e piccoli gruppi leisure in cerca di last minute;
  • Smart workers in cerca di short break o workation;
  • Business ancora presente (in lieve calo verso sera).

Giovedì – La settimana accelera

Il giovedì apre la fase più dinamica della settimana. Le strategie di posizionamento devono essere già chiare: chi sei, a chi ti rivolgi, che esperienza offri.
Elasticità e prontezza operativa diventano asset chiave per intercettare la domanda del weekend.

Target/mercati attivi:

  • Leisure domestico ed europeo;
  • Coppie, giovani, famiglie in fase di prenotazione;
  • Mercati di prossimità.

Venerdì – La pressione sale

Il venerdì è il giorno della massima intensità operativa e strategica. Le tariffe raggiungono spesso il picco settimanale, mentre la pressione su team e servizi aumenta.
È il momento in cui si raccolgono i frutti del lavoro dei giorni precedenti: lucidità e controllo sono fondamentali.

Nota: Nel 2024, il venerdì ha registrato l’ADR più alta nell’85% dei mercati europei (fonte: SiteMinder).

Target/mercati attivi:

  • Ospiti leisure per weekend;
  • Clientela domestica per brevi soggiorni (1–2 notti);
  • Turisti europei in viaggio per soggiorni di 2–3 notti.

Sabato – Il picco

Il sabato è il cuore pulsante della settimana. È il giorno della massima vendita… ma anche delle massime aspettative.
Qui non si tratta solo di vendere: si tratta di massimizzare margini, qualità e customer experience.

Target/mercati attivi:

  • Leisure puro: famiglie, coppie, gruppi di amici;
  • Clientela domestica e internazionale;
  • Turisti da destinazioni “short-haul”

Domenica – Il giorno del bilancio

Spesso sottovalutata, la domenica è in realtà il giorno del bilancio.
È il momento per tirare le somme, leggere i dati, capire cosa ha funzionato e cosa migliorare. Non è un giorno di chiusura, ma un giorno di riflessione strategica.

Nota: La domenica è il giorno con ADR più bassa nel 65% dei casi (SiteMinder) — ma offre grandi opportunità di marginalità intelligente.

Target/mercati attivi:

  • Clienti leisure in uscita (checkout);
  • Ospiti locali per eventi o late check-out;
  • Prime ricerche di business traveller per la settimana successiva.

Conclusioni

La settimana di un hotel non è mai una semplice successione di giorni: è un ciclo vitale fatto di ritmi, flussi di domanda e opportunità da cogliere. Comprendere la “personalità” di ogni giornata permette di trasformare l’operatività quotidiana in una strategia mirata, capace di massimizzare la redditività e migliorare l’esperienza del cliente.

Ogni decisione presa — dal pricing all’organizzazione dei reparti, dalla gestione del canale di vendita alla comunicazione — deve tener conto delle dinamiche specifiche di ciascun giorno. Saper leggere i segnali deboli, agire in anticipo sui trend e adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato fa la differenza tra una gestione ordinaria e una gestione eccellente.

In un mondo dell’hospitality sempre più competitivo, chi conosce a fondo il ritmo settimanale della propria struttura acquisisce un vantaggio concreto: non si limita a reagire, ma anticipa, orienta, guida. E trasforma ogni settimana in una nuova occasione di crescita, innovazione e profitto.

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