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Revenue manager cosa fa

Torniamo a parlare di Revenue Management, in particolare di quello dedicato al settore alberghiero. L’argomento, che ruota intorno alle diverse strategie da adottare per massimizzare i profitti di una struttura ricettiva, è interessante, tuttavia non è semplice occuparsi di questa strategia di marketing.

Affidarsi a un Revenue Manager, professionista in grado di gestirne i vari settori, è una soluzione vincente.

Ma, per poter capire quali sono i suoi compiti, è prima necessario conoscere quali competenze richiede un Revenue Management efficace.

Revenue management: aumentare i profitti

Il Revenue Management punta a ottimizzare le entrate attraverso una gestione dei ricavi, una modulazione delle tariffe e l’individuazione dell’ospite giusto al momento giusto. Una vera e propria tattica di promozione commerciale che deve prevedere anche un’analisi dei costi fissi e di quelli variabili in modo da organizzare di conseguenza una politica di vendita che sia il più profittevole possibile a prescindere dalla finestra di prenotazione.

Qualsiasi unità di una struttura ricettiva, indipendentemente dal fatto che sia libera o affittata, è soggetta a dei costi di cui è necessario avere consapevolezza. Perché il Revenue Management possa dare buoni risultati, è fondamentale anche riuscire a identificare il miglior canale di distribuzione, il social più adatto sul quale mantenersi attivi per conoscere i desideri dei potenziali clienti, anticipare le loro richieste con proposte adeguate e fidelizzarli.

Quali obiettivi porsi

Il primo obiettivo a cui puntare è capire come sfruttare nel migliore dei modi le caratteristiche peculiari della struttura ricettiva così come quelle del territorio che la ospita. Questa strategia consente di dar vita a un prodotto creato su misura, ma è indispensabile concentrarsi anche sulla potenziale clientela.

Conoscere il proprio mercato è un imprescindibile punto di partenza per arrivare a un Revenue Management efficace. Che servizi desiderano avere i miei ospiti? Quali attività amano fare in vacanza? Quanto sono disposti a spendere? Sono tutti quesiti a cui occorre dare una risposta. Intervenire sulle tariffe è forse l’ultimo dei lavori di un revenue manager e non per questo meno importante.

Durante la stagione ci sono periodi di alta e bassa pressione di domanda: un Revenue Management ben riuscito impedisce, in questo caso, di giocare al ribasso e permette di proporre una tariffa sempre adeguata al momento.

Consulenza Revenue Management - Riccardo Peccianti

Cosa occorre conoscere perché il Revenue management faccia il proprio dovere

Per le strutture che hanno alle spalle già qualche anno di attività, la conoscenza e l’analisi dei dati storici è fondamentale tramite il PMS. Un archivio dei successi e degli insuccessi trascorsi permette di correggere il tiro e di modulare di conseguenza le nuove proposte di tariffe e servizi.

Come abbiamo detto conoscere i propri clienti, sia quelli abituali sia quelli potenziali, è il primo passo da fare. Non si deve però cadere in errore e pensare al mercato come a qualche cosa di indifferenziato: gli ospiti di una struttura ricettiva, infatti, non sono tutti uguali e un Revenue Management deve tener conto di questa caratteristica.

Ricapitoliamo a seguire gli aspetti che un revenue manager deve conoscere e utilizzare per massimizzare la propria strategia:

  • Conoscenza dei dati storici e delle performance delle principali KPI.
    Questi dati si possono prendere tramite il PMS, il Booking Engine, il Channel Manager, il CRM (se slegato dal PMS), dall’extranet delle singole OTA e non per ultimo dalle performance del sito (Google Analytics).
  • Padronanza di programmi in grado di elaborare i dati e impostare una strategia.
    A prescindere dall’avvento di vari RMS (Revenue management system) e dal fatto che vengano più o meno utilizzati, reputo fondamentale l’utilizzo del buon vecchio foglio di calcolo per aggregare i dati e per impostare una strategia da condividere anche con il cliente o con i capi servizio che partecipano al progetto.
    Su questo aspetto mi permetto di aggiungere una riflessione: oggi ci sono tanti strumenti validi che permettono di semplificare il lavoro del revenue manager, detto questo io preferisco sporcarmi le mani e la mente con i numeri per meglio comprenderne le dinamiche e per meglio scegliere gli interventi. Ci sono comunque strumenti a supporto del revenue manager molto molto validi quindi, sicuramente, la strada è quella di ridurre l’operato per ridurre gli errori e ottimizzare il tempo. Insomma, credo che ancora oggi non siamo pronti per lasciar decidere una macchina gli interventi sui prezzi da fare.
  • Conoscenza IT di PMS, Booking Engine, Channel Manager e OTA.
    Credo che il valore aggiunto di un professionista revenue manager stia anche, una volta studiata una strategia, nel saperla impostare e implementare all’interno dei vari strumenti.
    Certo, sul mercato ci sono svariati prodotti fra le categorie citate ed è impossibile conoscerli tutti. Detto questo, chi opera in questo settore deve avere l’esperienza e la competenza per poter con facilità imparare a implementare e utilizzare nuovi strumenti.
  • Conoscere i Segmenti e i meccanismi di Vendita extra quelli online.
    Una struttura ricettiva può avvalersi anche di prenotazioni che arrivano da segmenti corporate, gruppi, tour operator e agenzie di viaggio.
    Tutti questi segmenti devono essere ben gestiti e amalgamati per permettere in particolare quando subentra un revenue manager la coesione. Saranno poi i dati e i risultati a far capire se serve fare delle scelte a livello commerciale.
  • Avere competenze di controllo di gestione.
    La parte analisi dei costi è una componente fondamentale per impostare al meglio una strategia di vendita efficace. Per questo servono delle competenze per poter fare delle analisi con la direzione, proprietà e i capi servizio addetti, così da poter prendere consapevolezza dell’incidenza dei costi fissi e dei costi variabili.
  • Avere competenze in marketing e digital marketing.
    Credo fortemente che il marketing, e nelle specifico le attività di digital marketing, debbano essere sviluppate a supporto della strategia di vendita e non possono operare su un binario separato o parallelo.
    A prescindere dal fatto che una struttura ricettiva potrà avere una società esterna che cura questi aspetti, servono collaborazione e sinergia per poter impostare una strategia efficace di inbound marketing che dia valore al brand, che dia risalto ai servizi, alla brand reputation e che incentivi le conversioni (prenotazioni sul booking engine, richiesta di preventivi, email e telefonate) per aumentare le vendite dirette.

Il Revenue Manager: una figura di alta professionalità

Il Revenue Management si occupa quindi tante cose, ma non da solo. Per poterle attuare deve affidarsi a un Revenue Manager.

Questa figura professionale che affianca la direzione, il marketing, la reception e il reparto sales, utilizza dati, attività e tutti gli strumenti che gli consentono di applicare il Revenue Management e di farlo lavorare a beneficio della struttura ricettiva di cui si occupa. Gestisce le tariffe e le offerte seguendo fluttuazioni del mercato e desideri della clientela, riduce l’invenduto, archivia i dati, conosce i costi, i ricavi, il tasso di occupazione e l’efficienza delle vendite.

Un buon Revenue Manager fa quindi davvero tanto e i risultati si vedono e si concretizzano in performance di marketing elevate.

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