Offerte efficaci: cosa non dobbiamo fare e cosa invece dovremmo fare
Le Offerte e i Pacchetti sono delle leve molto importanti per aumentare le vendite di una struttura ricettiva, che si parli di Hotel, Agriturismo, Resort, Villaggio o Residence.
Siete sicuri di riuscire a dare alle vostre offerte speciali e pacchetti la massima visibilità?
Il fine di questo articolo non è quello di dirvi che offerte fare a livello di valore economico o percentuale di sconto bensì di condividere un metodo di lavoro che possa rendere efficaci, per tutti i diversi canali di vendita, le vostre offerte.
Il concetto di dare la massima visibilità vale per chi non lavora con tariffe dinamiche e che continua a lavorare con listini fissi e le vecchie offerte sconto del X%, stai 7 Notti ne paghi 6 e altre. Ma vale anche per chi lavora con tariffe dinamiche dove l’offerta è il miglior prezzo prenotabile in quel preciso momento (concetto che io sposo per il mio metodo di lavoro, ma non voglio parlare di questo in questa sede).
Quando accedo ai siti dei clienti, fatti con CMS Open Source come WordPress o con CMS proprietari, trovo spesso (fortunatamente non sempre) MOLTA confusione: tantissime offerte e pacchetti, spesso doppioni, spesso sovrascrizioni di vecchie offerta, ecc.
Ovviamente l’utente che guarda le offerte in quel momento, il potenziale cliente non percepisce questo caos, magari percepisce graficamente delle brutte offerte, molto sintetiche nelle descrizioni, poco emozionali e fa fatica a trovare come mandare una richiesta; tutte cose che andremo a vedere tra poco.
Faccio un esempio più spicciolo.
Accedo al back office di un cliente e mi trovo per Pasqua ad esempio 4 offerte, alcune visibili sempre sul sito anche se siamo 3 anni avanti o altre non piu visibili ma sempre indicizzate in pagine remote…
- Offerta Pasqua 2015
- Offerta Pasqua 2016
- Offerta Pasqua 2017
- Offerta Pasqua 2018
Capite ora a cosa mi riferisco?
La stessa offerta di Pasqua ogni anno all’occorrenza viene ripubblicata modificando i contenuti, e quando succede con buone probabilità il permalink riporta sempre /hotel-test/offerta-pasqua-2015 anche se siamo nel 2018.
Tornando al discorso di cosa percepisce l’utente che trova queste offerte:
Grafica dell’Offerte non curata
Riguardo la grafica troviamo immagini che da 1 a 10 generano un’emozione
alla vista pari allo 0 assoluto, anzi creano un effetto boomerang perché indispongono e non incentivano la lettura.
Poco testo e quel poco molto sintetizzato
Il testo dell’offerta è scarno, “3 righe in croce” circoscritte al messaggio dell’offerta. Il piu delle volte in un linguaggio comprensibile per chi la pubblica ma non per l’utente medio. Mai dare per scontato se si tratta di prezzo a camera o a persona per esempio.
Assenza di Call to Action
Manca la call to action: gli utenti che siamo riusciti ad attirare sulla pagina, o che con piu probabilità ci sono finiti, non trovano con semplicità il modo per generare una richiesta, chiamare o prenotare online e a te (Albergatore) mancano statistiche su questo.
Non tutti sanno che ad esempio in Google Analytics è possibile creare degli obiettivi e sapere quante richieste dal sito mi sono arrivate, quante telefonate e da quali canali.
Va bene lo ammetto, anni fa anche a me è successo, come si dice “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, anche io sono passato da questa situazione. Spesso succede perchè abbiamo poco tempo, altre volte perchè manca proprio la conoscenza di cosa dovrebbe essere fatto è per questo che è importante, per una struttura ricettiva che vuole migliorarsi e aumentare i profitti, circondarsi di collaboratori bravi ed esperti del settore.
Quali sono gli aspetti negativi di una errata gestione delle offerte:
- Le offerte non si indicizzano sui motori di ricerca.
- Se utilizzo Google ADS (ex Google AdWords) vengo penalizzato sul punteggio qualità e oltre a pagare tanto i click, con buone probabilità avrò una frequenza di rimbalzo molto molto alta.
- Se utilizzo le inserzioni Social avrò lo stesso risultato del punto prima.
Quindi perché creare offerte speciali o pacchetti promozionali efficaci?
Aumento delle visite Organiche
Le tue Offerte dovranno essere al momento del bisogno sempre indicizzate. Quando è il momento del bisogno in ambito SEO? Non lo decidi tu o meglio se credi di deciderlo tu rischi di perdere molti potenziali clienti! Il momento del bisogno in ottica SEO è quando i tuoi potenziali Clienti fanno ricerche per prenotare un soggiorno! In quel momento la tua offerta è una buona soluzione a dei loro problemi.
Faccio un esempio pratico sempre tenendo conto di Pasqua.
Per Pasqua dovrò avere un’offerta o meglio una pagina o un articolo che sia ottimizzato per chi vuole venire in vacanza in quel periodo nella mia zona. Poi posso averne anche più di uno che tratta l’argomento Pasqua per differenti keywords. Ma per fare le cose semplici partiamo da uno solo.
Questa Offerta , pagina o articolo, non dovrà parlare solo del “perche trascorrere la Pasqua nella tua struttura è la migliore soluzione per chi cerca offerte e pacchetti ” capito bene?
Quello che si dovrebbe fare è preparare un bel testo dove alla fine magari vado ad aggiungere anche l’offerta economica, ma che mi serva soprattutto per dire a Google che la mia offerta soddisfa a pieno le esigenze di chi fa ricerche per l’argomento e servira per far capire al mio potenziale utente quante cose puo fare, puo vedere, come sara il clima, per chi è ideale, ecc.
Sempre questa pagina dovra avere un’ottimizzazione SEO onpage, avere delle belle immagini (non prese da web), avere un contact form e la possibilita di prenotare online sul booking engine della struttura.
Ottimizzazione delle Campagne Google ADS
Il tuo punteggio di qualità con una pagina ottimizzata sara migliore, le tue posizioni miglioreranno, il costo a click potra diminuire.
Se crei degli annunci coinvolgenti , le persone che ti daranno fiducia arriveranno in una pagina che risponderà perfettamente a quanto da te anticipato e grazie alle call to action ben posizionate l’utente potra facilmente compiere un’azione e inviarti una richiesta, chiamare o prenotare.
Ottimizzazione delle Inserzioni Social
Sappiamo che quando facciamo pubblicità sui Social andiamo a stuzzicare chi di fatto si sta facendo i fatti suoi; non è come per un utente Google ADS che cerca attivamente soluzioni per una sua necessità (Ad esempio appunto la vacanza di Pasqua). Sui Social andiamo a “strappare” un click a chi di fatto sta cazzeggiando, motivo per cui dovremmo, ancora di più, avere una pagina ben fatta che aiuti a incentivare l’azione, o la prenotazione per un utente che di fatto non stava pensando a noi.
Il principio è lo stesso dei canali sopra descritti se ho un’offerta ben fatta anche l’utente profilato della mia mailing list sarà più curioso di scoprire di cosa parli la mia offerta e incentivato a inviarmi una richiesta. Sicuramente promuovendo offerte ben fatte avrò meno disiscrizioni di quante ne avrei se inviassi offerte poco curate ed emozionali.
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